La prima impressione (non) è quella che conta
- Claudia Abbenda
- 7 apr 2017
- Tempo di lettura: 1 min
Ecco come appariva questa stanza la prima volta che ho messo piede in quello che sarebbe diventato il mio nido: mattonelle con la stessa fantasia sulle pareti e sul pavimento, un tripudio di tutte le possibili sfumature del marrone e dell'arancio e infissi in alluminio anodizzato riuscivano a rendere cupa una stanza di base molto luminosa. In quella cucina era racchiuso tutto ciò che esteticamente mi disturbava di più ma <<Niente paura!>> mi sono detta <<Basta immaginare il nuovo mood di questo posto per cacciare via dalla mente la prima impressione che mi ha fatto!>>

Prima di tutto ho fatto installare infissi bianchi e parquet di una tonalità calda in tutto l'appartamento. Poi sono passata alla scelta del colore delle pareti, dei tessuti e all'arredamento di ogni ambiente. Sapevo già che questa stanza sarebbe stata trasformata nella nursery per una femminuccia e così, come ho anticipato nel post precedente, ho tratto ispirazione da una tela che possedevo.
Eccola qui!


Un tocco di glicine sul fasciatoio per riprendere il colore della parete frontale

Ancora una vista del vecchio arredamento

Un piccolo soppalco in legno laccato in bianco ha reso ancora più luminosa la camera e mi ha permesso di sfruttare al meglio i soffitti alti e di ricavare tanto spazio per lo storage.

Un altro tocco di glicine sul termosifone

Una sedia stile Eames Daw, comodissima per l'allattamento
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